Tableau

Funzioni spaziali di Tableau: MAKEPOINT, MAKELINE e DISTANCE

Spesso, quando dobbiamo rispondere a una domanda di business, oltre a chiederci il perché di un certo fenomeno vogliamo indagare anche sul dove. Tableau è senza dubbio lo strumento migliore per elaborare i dati geografici. Oltre ad avere delle mappe integrate, le modalità di geocodifica su Tableau sono altamente personalizzabili (qui vi spieghiamo come).
In questo articolo approfondiamo le funzioni spaziali di Tableau, illustrandone le caratteristiche principali. 

Analizzare le informazioni geografiche con le funzioni spaziali di Tableau

Vi avevamo già parlato, in occasione della release di Tableau 2019.2, delle mappe vettoriali (se ve lo siete perso, date uno sguardo qui), che avevano aggiunto agli stili classici (Dark, Normal e Light) altri 3 modi per vedere i nostri dati geografici: Street, Satellite e Outdoor.

Quando caricate la vostra fonte dati, Tableau riconosce le informazioni geografiche e le trasforma in mappe avanzate e interattive: coropletiche, con simboli, di densità, etc.

Oggi vi mostreremo come utilizzare le 3 funzioni spaziali di Tableau messe a disposizione per analizzare le informazioni geografiche che abbiamo a disposizione:

  • MAKEPOINT: restituisce un oggetto spaziale costruito da latitudine e longitudine o un oggetto spaziale quando è costruito da una coordinata x, una coordinata y e SRID (Spatial Reference ID)

     

  • MAKELINE: restituisce una linea costruita da due punti

     

  • DISTANCE: restituisce la distanza tra due punti

Quest’ultima, la funzione distance, è una novità introdotta in Tableau 2019.3, grazie alla quale non è più necessario utilizzare complessi calcoli geo-spaziali per scoprire la distanza tra due punti.

Per meglio comprendere come usare le funzioni spaziali di Tableau abbiamo creato una guida rapida e chiara che vi permetterà di esplorare con maggiore precisione i vostri dati geografici.

NOTA BENE: Negli esempi abbiamo utilizzato dei dati relativi agli studenti che, grazie al programma Erasmus+, hanno svolto una parte del loro percorso universitario all’estero.

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