L’11 febbraio 2021 si celebra in tutto il mondo la sesta Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
L’idea di una giornata mondiale dedicata alle donne – e alle ragazze – impegnate nell’ambito scientifico nasce in occasione del World Women’s Health and Development Forum del 2015, a New York, presso la sede delle Nazioni Unite; diventa realtà qualche mese dopo, con un obiettivo molto più ambizioso di ciò che può apparire ad una prima occhiata.
Questo giorno, infatti, non va interpretato come un momento in cui celebrare soltanto i meriti di alcune brave scienziate; deve essere invece visto come stimolo alla comunità internazionale nel perseguire obiettivi di parità di genere in termini di opportunità educative, di preparazione e di carriere scientifiche.
Sulla pagina web delle Nazioni Unite dedicata alla giornata, infatti, si legge:
“Negli ultimi 15 anni, la comunità internazionale ha fatto molti sforzi per ispirare e coinvolgere le donne e le ragazze nella scienza. Tuttavia le donne e le ragazze continuano a essere escluse dalla piena partecipazione alla scienza. Attualmente, meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. Secondo i dati dell’UNESCO (2014-2016), solo il 30% circa di tutte le studentesse sceglie campi legati alle scienze, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica nell’istruzione superiore. A livello globale, l’iscrizione delle studentesse è particolarmente bassa nelle tecnologie informatiche (3%), nelle scienze naturali, nella matematica e nella statistica (5%) e nell’ingegneria (8%).”
Dati che fanno pensare e che, nel nostro piccolo, speriamo di poter confutare: negli ultimi due anni, infatti, la percentuale femminile assunta in Visualitics che si occupa di Data Science è triplicata. Ad oggi contiamo tra le nostre fila 10 dipendenti donne tra Italia e Spagna, ovvero quasi la metà dell’intero team.
Questo non è certo avvenuto solamente per mantenere una parità di genere di facciata, sebbene si tratti di un tema a cui siamo molto sensibili, ma per meriti evidenti; meriti che, oggi, vorremmo mostrarvi presentando alcuni dei lavori personali delle nostre ragazze.
Partiamo con questa viz creata da Sabrina Zamberletti, tra le prime donne assunte in Visualitics, che – neanche a dirlo! – ha creato una dashboard sul digital gender gap, che registra le differenze in materia di accesso alle risorse digitali tra uomini e donne nel mondo:
Abbiamo poi la dashboard di Marta Bettinardi che, in collaborazione con la nostra Diana Caicedo, ha creato una visualizzazione a partire dai dati Sample Superstore di Tableau. In particolare sono stati usati i dati di monitoraggio degli ordini e delle spedizioni in modalità express via aerea in Italia e Germania: un occhio di riguardo è stato usato per l’aspetto puramente grafico, e la struttura ad albero per i KPI ha facilitato enormemente il lavoro di analisi finale.
E veniamo ai lavori delle nostre “scoperte” più recenti: Francesca Pigni ha creato una dashboard, di cui vi mostriamo un’anteprima, per visualizzare degli specifici KPI: il valore attuale viene così messo a confronto con quello del periodo precedente, per una maggiore rapidità di analisi.
Per finire, anche la nostra Rosa Cafasso – assunta appena un mese fa – ha voluto dare il suo contributo condividendo con noi questa sua prima viz, in cui compaiono le 100 donne più potenti del mondo divise per Paese e per settore di appartenenza, secondo uno studio di Forbes.
Siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare per poter raggiungere la piena parità di diritti e di accesso all’istruzione scientifica nel mondo. Noi, nel nostro piccolo, speriamo di continuare a dare il nostro contributo in questo senso, come abbiamo sempre fatto: non solo l’11 febbraio ma ogni giorno!
