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Working 9 to 5: dalle manifestazioni operaie al Concerto del Primo Maggio

Per il primo maggio vi proponiamo alcune analisi di dati sul lavoro nel mondo e in Italia, senza dimenticarci del Concertone che si terrà a Roma e verrà trasmesso integralmente in diretta da RAI 3 e RAI Radio 2.

Nel 1980 Dolly Parton cantava l’ormai iconica canzone che dice: “Working 9 to 5, What a way to make a living” (Lavorare dalle 9 alle 5, che modo di guadagnarsi da vivere) ma forse non tutti sanno che se oggi possiamo ballare su questa melodia il venerdì sera è proprio grazie ai lavoratori che hanno lottato per i loro diritti alla fine del XIX secolo. Era il 1° maggio del 1886, infatti, quando nella città di Chicago 80mila persone scesero in piazza per lottare per la riduzione dell’orario giornaliero di lavoro ad 8 ore, denunciando così le pessime condizioni lavorative in cui versavano tramite uno sciopero generale. La manifestazione operaia fu però repressa con la violenza e diverse furono le vittime. Tre anni dopo la Seconda Internazionale, associazione di partiti socialisti e laburisti europei, si ritrovò a Parigi per stabilire un giorno in cui in tutti i Paesi del mondo i lavoratori potessero riunirsi per chiedere alla autorità pubbliche di ridurre l’orario di lavoro. Scelsero quindi come data il primo maggio a ricordo delle vittime delle manifestazioni statunitensi.

 

Media delle ore di lavoro nel mondo

Se è vero che uno dei capisaldi delle manifestazioni operaie fu proprio la riduzione dell’orario di lavoro, è legittimo chiedersi: quanto si lavora oggi nel mondo? Dal grafico riportato vediamo che nel 2021 la media di ore lavorate per lavoratore è stata di 1.715, con un’ampia forbice fra i singoli Paesi che va dalle 1.349 ore della Germania alle 2.217 ore del Messico. E l’Italia? Nel nostro Paese si lavora meno della media globale (1.688 vs 1.715 ore), ma lavoriamo comunque più della maggior parte dei nostri colleghi europei. In particolare, i Paesi del Nord d’Europa guidano la classifica per minore numero di ore lavorate mentre sembrerebbe che a lavorare di più siano i Paesi del Sud e Centro America, fra cui il già citato Messico, il Costa Rica e la Colombia.

I dati sulla ricerca di un impiego

Il benessere di un lavoratore dipende certamente da quante ore lavora, ma quanto è facile trovare un impiego in ciascuno dei Paesi analizzati? Anche il tasso di partecipazione al mercato del lavoro, infatti, può essere a suo modo sintomo del benessere dei lavoratori. Vediamo come nella fascia d’età fra i 25 ed i 64 anni la partecipazione sia decisamente più bassa rispetto alla maggior parte dei Paesi europei (72% vs 80% o più degli altri maggiori Paesi d’Europa). Situazione simile si riscontra nella fascia d’età fra i 15 ed i 24, mentre dopo i 65 anni la situazione è decisamente più frammentata.

Il Concerto del Primo Maggio

Il primo maggio è ormai festa nella stragrande maggioranza dei Paesi al mondo, con manifestazioni ed eventi. In Italia è diventata festa nazionale nel 1947, dopo l’abolizione imposta dal fascismo negli Anni Trenta e oggi viene celebrata con il famoso Concerto del Primo Maggio a Roma per festeggiare questi diritti acquisiti. Il Concertone, nato nel 1990, è ad oggi il più grande evento gratuito di musica dal vivo in Europa e viene trasmesso su Rai3. A dimostrare la sua risonanza abbiamo riportato l’andamento dello share televisivo dell’evento, in calo fra il 2013 ed il 2017, ma che negli ultimi anni si è stabilizzato sull’8%. Anche quest’anno tantissimi gli artisti che si esibiranno, da Lazza a Levante, tutti riuniti sotto lo stesso palco.

Non ci resta che augurare una buona Festa dei Lavoratori a tutti!

 
  

Fonte: CGIL Forlì


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