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L’insegnamento della religione nelle scuole

Fin dal 1929 all’interno delle scuole italiane è stato introdotto l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC). Fino al compimento della maggiore età, nelle scuole italiane, l’avvalersi o meno dell’IRC dipende dalla scelta compiuta dai genitori al momento dell’iscrizione del proprio figlio.

In questo articolo analizzeremo le numeriche relative a tale scelta con l’obiettivo di quantificare gli allievi che non aderiscono alla materia facoltativa dell’IRC, individuando le aree geografiche e la tipologia di istituto in cui si concentra questa tendenza. Utilizzando i dati del Ministero dell’Istruzione è stato possibile raccogliere informazioni sugli studenti che non hanno aderito all’IRC tra il 2018 ed il 2021. Nel 2020-21 i non frequentanti risultano essere il 13,3% del totale degli studenti con un incremento in confronto all’anno precedente del 0,6%.

E’ interessante notare come al crescere dell’età degli studenti il tasso dei non frequentanti aumenti. Il grafico che segue, in particolare, mostra come a partire dal periodo della scuola secondaria di primo grado, comunemente nota come scuola media, il numero di studenti che non si avvale dell’IRC subisca un graduale incremento.

All’interno delle scuole di secondo grado possiamo inoltre osservare un importante differenza nel tasso di non frequentanti dell’ora di religione che varia dal 16 al 23,5% a seconda della tipologia di scuola.

Qui di seguito invece viene riportata la distribuzione geografica dei non frequentanti l’IRC per Regione e provincia (Trentino e Valle d’Aosta escluse).

Dalla mappa mostrata sopra, salta all’occhio come le regioni del centro nord siano le zone a più alta densità di non frequentanti. Spostandoci invece al sud tale trend pare invertirsi. Non ci sorprende quindi che le 5 regioni con una percentuale di insegnamento della religione cattolica più elevata siano proprio: Campania, Basilicata, Puglia, Molise e Calabria. Viceversa, quelle che presentano una percentuale più ridotta sono: Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia.

Andando ancora di più nel dettaglio, è stato possibile stilare una classifica anche per Provincia. In particolare, le 5 province con maggiore tasso di frequentanti sono: Barletta-Andria-Trani, Taranto (Puglia), Enna (Sicilia), Benevento (Campagna), Potenza (Basilicata) con un range che varia tra il 97,6% e il 98,4% sul totale degli studenti. Al contrario le province che meno si avvalgono di tale opzione d’insegnamento risultano essere: Firenze, Prato (Toscana), Bologna (Emilia Romagna), Trieste, Gorizia (Friuli-Venezia Giulia).

Infine nella dashboard qui sotto è possibile approfondire l’analisi per anno, tipo di istituto e provincia.

               

Fonte Dati:

religione-cattolica-scuola/elaborazioni/rawdata at main · ondata/religione-cattolica-scuola · GitHub

https://dati.istruzione.it/opendata/opendata/catalogo/elements1/?area=Scuole

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